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Viaggio ai confini del Mondo

Per Noemi di Samboat - 21 marzo 2018

Dal Grande Nord all’Antartide cresce la voglia di avventurarsi alle estreme latitudini e scoprire luoghi ancora incontaminati tra fiordi, iceberg balene e orsi polari. Spiagge bianche e acqua turchese? No, grazie. Le mete artiche e antartiche sembrano avere una richiesta crescente.

Capo Horn e i canali cileni, l’Antartide, ma anche il “Grande Nord”, la Groenlandia e l’Alaska, sono ormai da qualche tempo considerati dai velisti e non come mete alternative, insolite e avventurose.

Negli ultimi anni le possibilità di affrontare in barca a vela simili viaggi sono aumentate: scafi progettati per navigazioni polari, strumenti di navigazione più precisi, copertura meteorologica costante, rendono più accessibili queste rotte.

Dalla “Terra del Fuoco” al mitico Capo Horn

Migliaia di isole, canali, fiordi circondati da vette e ghiacciai, la punta estrema dell’America meridionale, regala scenari di rara bellezza.

Foche, pinguini, balene, albatros e centinaia di specie vivono indisturbate in questi luoghi selvaggi che nell’immaginario dei naviganti evocano imprese leggendarie di marinai che nei secoli hanno navigato nel temibile Stretto di Drake creando un alone mitico e misterioso su questo tratto di mare.

Ushuaia, in Argentina, è il luogo di partenza per tutti i viaggi nella “Terra del Fuoco”.

Per uscire in mare aperto da Ushuaia si deve attraversare il Canale di Beagle diviso da una linea di confine: la parte settentrionale è argentina e quella meridionale cilena. Lungo quest’ultima, a ridosso dell’isola di Navarino, c’è la base militare Puerto Williams, scalo obbligatorio per l’ingresso in Cile. Da qui il mitico Capo Horn dista appena un centinaio di miglia. Luogo da sempre leggendario per i marinai e navigatori.

La posizione di Capo Horn è 55 e 58 Sud e 67 e 19 Ovest. È un punto nevralgico, spazzato da venti da Ovest che si scatenano intorno all’Antartide. Il periodo migliore va da novembre a maggio, durante l’estate australe, quando la temperatura media giornaliera è di 11 gradi.

Alla scoperta dell’Antartide, l’ultimo continente

Per chi decide di spingersi ancora più a Sud e navigare lungo rotte più impegnative c’è l’Antartide. Un deserto di ghiaccio inospitale con temperature medie al disotto dei 50 gradi, venti gelidi che soffiano fino a 300 chilometri orari, e tutt’intorno un mare glaciale, l’Oceano Antartico, insidioso e mutevole, interrotto dai temibili iceberg.

Allo stesso tempo, però, è un luogo fortemente suggestivo: una terra vergine che regala paesaggi incantevoli, dove regna il silenzio assoluto rotto solo dal rumore del ghiaccio.

Superate queste difficoltà, tuttavia, si assiste a uno scenario unico al mondo e di rara bellezza: ghiacciai immensi, paesaggi magnifici e una fauna polare ricchissima (albatros, balene, orche, pinguini e foche). Il periodo migliore per raggiungere questa terra estrema è l’estate australe, da dicembre a febbraio.

Il “Grande Nord” alla Game of Thrones e il sole di mezzanotte

Anche il “Grande Nord” può essere una meta alternativa alle rotte tropicali, ricca di fascino e suggestione. Molto più semplice di accesso per noi mediterranei, rispetto alle zone australi.

La crociera artica regala l’emozione di raggiungere terre incontaminate, ancorare tra i ghiacci e sentirsi liberi in un mondo ancora tutto da scoprire. Veleggiare da queste parti è anche un’occasione per conoscere le piccole comunità che vivono oltre il Circolo Polare Artico e che hanno saputo adattarsi alla natura estrema presente.

A queste latitudini, la stagione fredda è particolarmente ostile con oscurità totale, mare ghiacciato e temperature sotto i 40 gradi. La breve e intensa estate artica (maggio-ottobre) diventa allora un’occasione unica per raggiungere questi luoghi incontaminati.

In questo periodo le temperature si alzano e con il disgelo il mare torna navigabile, ma soprattutto torna la luce che, nella magia del sole di mezzanotte, dura 24 ore al giorno e regala uno spettacolo unico.

Le isole Svalbard, a Nord della Norvegia, sono sempre state considerate la porta d’ingresso del “Grande Nord”. Situate tra le latitudini di 74 e 81 gradi Nord, all’inizio di questo secolo sono state utilizzate come estremo avamposto per le spedizioni polari di Amundsen, Nansen e Nobile.

Spitzbergen è l’isola più grande dell’arcipelago delle Svalbard, ha coste frastagliate, ripide, incise da profondi fiordi, e offre uno spettacolare paesaggio costituito da nere montagne appuntite e isolotti di ghiaccio vaganti.

Benché geograficamente sia situata più a Nord di altre regioni come l’Alaska o la Siberia, l’isola gode di un clima mite: la Corrente del Golfo, mitiga notevolmente il clima che pur essendo rigido, durante i mesi estivi può raggiungere anche i 18-20 gradi centigradi.

La Groenlandia, quasi sconosciuta

Nel Circolo Polare Artico, un’altra meta che può offrire grandi emozioni ai navigatori alla ricerca di rotte insolite è sicuramente la Groenlandia. La navigazione attorno a quest’isola (la più grande al mondo) a 300 chilometri dall’Islanda, è condizionata da situazioni meteorologiche estreme con mare completamente ricoperto dai ghiacci per gran parte dell’anno.

Solo nel breve periodo estivo, tra maggio e luglio, ci si può avventurare lungo queste coste, senza il rischio di rimanere bloccati tra gli iceberg e la banchina polare.

Si possono allora scoprire le meravigliose ricchezze che nasconde: colonne di ghiaccio multicolore che si stagliano dal mare, tundre sconfinate, isolotti e scogliere, colonie di foche, uccelli, volpi e orsi polari (molto numerosi) e il silenzioso popolo degli Inuit, che abita questi luoghi remoti da tempi antichi.

La peculiare geografia della Groenlandia e la sua vicinanza al Polo Nord determinano poi uno dei fenomeni naturali più affascinanti: l’aurora boreale. Sempre in Groenlandia si trova il ghiacciaio Sermeq Kujalleq, il più grande al mondo!

In Alaska: sulle tracce di Jack London

Ultima tra questi itinerari in zone glaciali non poteva mancare l’Alaska, mitica terra di frontiera nell’estremo Nord-Ovest americano, patria dei lupi artici celebrati da Jack London e meta ambiziosa, agli inizi del secolo scorso, nell’avventurosa “corsa all’oro”.

Una crociera in Alaska è un viaggio nel regno della natura rigogliosa e incontaminata, tra monti, vallate, boschi e laghi, che l’uomo ha saputo conservare con una fitta serie di parchi e aree protette.

Navigare lungo queste coste è un’occasione unica per osservare otarie, balene, orche, alci e orsi bruni, e ammirare le incredibili forme ricamate dal ghiaccio. Il periodo migliore per visitare l’Alaska è nei mesi di giugno, luglio e agosto, quando le temperature raggiungono i 15 gradi nella parte Sud-Est, mentre nelle regioni a Nord-Ovest si mantengono attorno ai 7 gradi.

Le acque raramente sono pericolose, anche se pioggia e nebbia sono piuttosto frequenti e il cielo è quasi sempre coperto. La bellezza di questi luoghi incontaminati e remoti è così travolgente che, nonostante le difficoltà e il costo del viaggio, non si vede l’ora di tornarci.

Per chi volesse intraprendere un un viaggio fuori dal comune e visitare lughi come questi non esiti a prenotare con noi!

samboat.it

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