Ci sono ISOLE e isole…. Tra le isole che ti lasciano senza parole io cito le Isole Borromeo!
No, non sono nel Pacifico e non appartengono a stati stranieri…Sono italianissime e con una storia antica e illustre. Scopriamole insieme!
Le isole Borromeo si trovano nel Lago Maggiore in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Sono 5 in tutto ma soltanto 3 si possono visitare e appartengono alla illustre famiglia dei Borromeo. Originari di San Miniato in Toscana, i Borromeo furono costretti a lasciare l’Italia centrale attorno al 1370 per Milano in seguito alla messa al bando della Famiglia e alla condanna a morte di Filippo che nel 1367 aveva capeggiato la sollevazione della città contro Firenze. Fu Vitaliano I (1391ca.-1449) il fondatore della duratura fortuna dei Borromeo in Lombardia.
L’isola Madre
È un prezioso gioiello incastonato nelle acque del lago Maggiore. Conosciuta in tutto il mondo per le sue raffinatissime collezioni botaniche, è la più grande delle isole del Verbano ed emerge dalla superficie dell’acqua con un profilo esuberante, tracciato dalla vegetazione rigogliosa che si estende sulla maggior parte della sua superficie e dalla massa squadrata del palazzo, costruito sulla sponda meridionale e sul punto più elevato dell’isola.
Isola Bella
Ci sono voluti quasi quattrocento anni e il lavoro di squadra di centinaia di qualificati architetti, ingegneri, stuccatori, pittori ed ebanisti che si sono succeduti nei secoli per dar luogo alla straordinaria trasformazione dell’isola Bella da scoglio lambito dalle acque del lago in luogo di delizie.
I lavori che hanno portato all’attuale aspetto si susseguono senza interruzione anche successivamente durante tutto il settecento e l’ottocento fino ad arrivare al 1948 quando con Vitaliano IX Borromeo vengono costruiti il salone nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo.
L’isola dei Pescatori
Conosciuta anche come Superiore (in dialetto locale Isola di Pescador), è l’unica dell’arcipelago delle Borromee nel Lago Maggiore (comune di Stresa) ad essere stabilmente abitata. Larga 100 metri per 350 di lunghezza, ospita un piccolo borgo, dalle caratteristiche case a più piani (con lunghi balconi per essiccare il pesce), con una piazzetta, caratteristici vicoli stretti, il lungolago e la via principale per permettere gli spostamenti rigorosamente a piedi dei 35 abitanti che vivono di pesca e turismo. Abitata da almeno 700 anni l’isola dispone di una parrocchia dedicata a san Vittore e un belvedere alberato dal lato opposto. D’estate gode di una grande affluenza di visitatori che passeggiano nei vicoli e comprano oggetti di artigianato locale nel piccolo e caratteristico mercatino. Famosa a Ferragosto è la processione della statua del santo protettore dell’arcipelago su una barca intorno alle isole, circondata da numerosi natanti di turisti e di abitanti della zona.
Piccola chicca
Alcuni personaggi pubblici del passato hanno deciso di soggiornare da queste parti molto più a lungo di altri e tra questi troviamo Ernest Hemingway, premio Nobel per la letteratura nel 1962, che rimase affascinato dallo splendore del luogo, e in particolar modo dalle Isole Borromee. La sua passione per questo luogo fu così forte che lo scrittore decise di ambientare proprio in queste zone gli ultimi capitoli del suo romanzo Addio alle Armi, dove racconta – attraverso la figura romanzesca del tenente Frederic Henry – il suo vissuto, le vicende e la sua esperienza personale nel corso della prima guerra mondiale.
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