Ti è già capitato di vedere delle immagini di marinai che affrontano tempeste in mezzo all’oceano? Alcune zone di navigazione sono conosciute in quanto estremamente pericolose. In occasione di certe competizioni, alcuni skipper vi si addentrano, dando luogo ad immagini davvero incredibili.
Ma alcuni luoghi sono davvero un pericolo per i naviganti, anche per i marinai più esperti.
Perché alcune zone di navigazione sono reputate come pericolose?
Alcune zone di navigazione sono generalmente sconsigliate ma nonostante ciò, rimangono molto affascinanti. Tra onde gigantesche, tempeste e pirateria, bisogna fare molta attenzione.
Le 7 zone di navigazione più pericolose al mondo
Se sei amante delle sensazioni forti e un marinaio agguerrito, puoi decidere di avventurarti in una delle 7 zone di navigazione più pericolose al mondo. Tra venti violenti e mari agitati, il tuo equipaggio e la tua barca saranno messi a dura prova.
Non dimenticare che dovrai sempre adattare il tuo percorso di navigazione alle tue conoscenze, esperienze e alla tua barca. Inoltre, ti ricordiamo di consultare sempre il bollettino meteo e di verificare l’equipaggiamento della barca prima di prendere il largo.
1– Capo Horn
Capo Horn si trova nell’estremità sud dell’isola di Horn, nell’arcipelago delle Terre del Fuoco, all’altezza del Cile.
Il paesaggio è unico, caratterizzato da un’alta scogliera di 425m. Si tratta del punto più australe dell’America del Sud e segna la frontiera nord del passaggio di Drake, che separa l’America del Sud et l’Antartide.
A Capo Horn possiamo trovare la zona di navigazione più pericolosa in assoluto. Infatti, è caratterizzata da venti violenti, forti tempeste e mari agitati. Il vento, in particolare, può accelerare nei pressi di Capo Horn e arrivare fino ai 100km/h.
Inoltre, bisogna fare attenzione agli iceberg e alle onde, che possono raggiungere i 30 metri d’altezza.
Ad oggi, questo è uno dei luoghi prediletti per la grandi competizioni di vela attorno al mondo. Nell’universo della vela, infatti, passare da qui è paragonabile a scalare la vetta dell’Everest. Infatti, la sua complessità e la sua fama di “cimitero marino” lo precedono. Molti hanno purtroppo perso la vita in questo luogo, motivo per il quale oggi è possibile ammirare la scultura di un albatros, in memoria dei marinai morti a prossimità di questa costa.
2– Triangolo delle Bermuda
Il mitico triangolo delle Bermuda non smette di far parlare di sé, in particolare a causa delle centinaia di sparizioni di aerei e barche che hanno avuto luogo in questa zona. Ma dove si trova il triangolo delle bermuda?
Il triangolo delle Bermuda si trova a largo di Miami, ma all’apparenza non mostra nessun pericolo. Tuttavia, degli studi recenti hanno rilevato un muro d’acqua di circa 15m che può formarsi a causa di onde anomale. La pressione di queste onde è di una tale potenza che le barche non possono resistervi.
La zona è così pericolosa che nessuna compagnia assicurativa accetta di coprire le barche che decidono di avventurarvisi. In riferimento alle ultime sparizioni, nessun relitto è stato mai ritrovato.
3– Capo di Buona Speranza
Anticamente chiamato “Capo delle Tempeste”, questo luogo è un punto di giunzione tra la corrente fredda dell’Atlantico, e la corrente calda dell’Oceano Indiano.
Capo di Buona speranza si trova sulla Costa Atlantica dell’Africa del Sud, ed è conosciuto per le sue correnti. È la zona che al mondo registra più di frequente delle onde anomale che possono andare dai 18 ai 20m.
4– Quaranta Ruggenti
Con questo nome si indica una zona compresa tra il 40° e il 50° parallelo. Questa regione, che si trova nell’emisfero sud, viene chiamata così dai marinai a causa dei violenti venti che provengono da Ovest.
5– La Zona di Convergenza Intertropicale (ZCIT)
Questa zona è caratterizzata da venti molto instabili e periodi calmi, e dei periodi con violenti uragani. La Zona di Convergenza Intertropicale è imprevedibile, cambia regolarmente di forma ed è molto difficile da anticipare.
6– Cinquanta Urlanti
Questa zona, nel cuore dell’Oceano Australe, è situata tra il 50° e il 60° parallelo. La prossimità diretta con l’Antartico provoca numerose depressioni, dovute alla differenza di temperatura tra il ghiaccio e l’acqua. Questo genera un movimento d’aria, che si sposta attorno all’Antartico e che crea a sua volta una successione di depressioni.
7– Il Golfo di Guascogna
Il Golfo di Guascogna è una zona di navigazione di 223 000 km2 situata tra la Bretagna e la costa Cantabrica, a nord della Spagna.
Questa zona è sensibile al grande moto ondoso e ai venti violenti, che le han costato la sua reputazione di zona di navigazione pericolosa.
Quali zone di navigazione sono soggette alla pirateria marittima?
È difficile immaginare che possa ancora esistere la pirateria al giorno d’oggi, ma è la realtà. I pirati agiscono principalmente nelle zone più povere del mondo, e attaccano sia le imbarcazioni da diporto che quelle commerciali.
Generalmente, si tratta di rapine di beni materiali, o il sabotaggio della barca, ma nei peggiori dei casi possono rapire dei membri dell’equipaggio per poi richiedere un riscatto. Questi uomini sono generalmente violenti e armati.
I briganti non esitano a servirsi dei loro fucili per far pressioni sull’equipaggio e far cambiare rotta alle barche. L’obiettivo, è quello di prendere il controllo dell’imbarcazione e appropriarsi del carico.
Ecco perché è meglio cercare di evitare i pirati, stando il più possibile a largo di queste zone:
- Golfo di Aden,
- Golfo di Guinea,
- A largo delle Coste Peruviane,
- Stretto di Malacca
Ma non preoccuparti, anche se è fortemente sconsigliato navigare attorno a queste zone, delle forti misure sono state prese per limitare la pirateria marittima. Inoltre, queste acque non rappresentano che una piccola parte delle acque navigabili del nostro pianeta!
Prima di addentrarti nelle zone più pericolose, è necessario essere un ottimo marinaio. Per cominciare, conosci i 5 principali nodi marinari?
Per preparare al meglio la tua prossima vacanza in mare, consulta in nostro noleggio barche in Sardegna e il noleggio barche in Sicilia.